Musica d’estate in Ungheria: studenti e insegnanti della nostra città al Campo Musicale Internazionale “Violinomad” di Szenna

Gli insegnanti raccontano:
In agosto abbiamo passato la settimana dal 10 al 16 nel villaggio di Szenna, vicino al lago Balaton. Insieme a noi colleghi e ragazzi spagnoli e ungheresi, con i quali,  dalle lezioni individuali e collettive al nostro grande Concerto Finale, abbiamo animato la vita della cittadina che ci ospitava.

Come le foto raccontano, alla musica abbiamo alternato momenti di conoscenza del territorio, della musica e delle tradizioni di quel Paese :i cavalli della Valle Kassai, i prodotti dell’artigianato locale e gli antichi strumenti della tradizione contadina, i megascivoli del parco avventure Katicatanya, i bagni al lago Petorke...
E ciò che conta di più:ci siamo incontrati. Il viaggio in carovana, le risate, i momenti conviviali, la condivisione della bellissima natura intorno a noi...in una splendida cornice è nata una bella amicizia!           E il seguito? Perché non pensare all’estate 2014?

                                        AnnaVittoria Cremonini  (IM Ferraris)
                                        Stefania Cremonini ( Liceo Sigonio)

Dalla voce dei ragazzi

"La vacanza-studio in Ungheria è stata per me un'esperienza indimenticabile, fantastica. Siamo andati in un piccolo paese di nome Szenna per approfondire lo studio del nostro strumento: abbiamo formato un'orchestra di violini, violoncelli e chitarre ed abbiamo creato anche un'orchestra di nazioni: eravamo ragazzi ungheresi, spagnoli ed italiani.

Szenna è un paesino “delle favole”, di quelli che credevo non esistessero più: silenzioso, tranquillo e meravigliosamente immerso nella natura. Tutta questa magia ed atmosfera ha creato amicizia tra tutti noi ragazzi e i prof;  nonostante le differenze di lingue, usi, costumi ed abitudini, siamo riusciti infatti a comunicare grazie alla lingua universale che è la musica: il pentagramma si scrive e si legge così in tutti i paesi del mondo!!!

C’erano anche prof di violino ungheresi, Ferenc e Katalin che, oltre al violino, ci hanno fatto conoscere musicisti famosi a teatro, le stelle del cielo, l'amore dell'Ungheria per i cavalli, il vero goulash e l'allegria di stare insieme. In questo viaggio ci hanno accompagnato anche i nostri genitori, ma stare con la nostra prof e tutti quei ragazzi, è  stato proprio come avere una nuova famiglia allegra, vivace e con la MUSICA NEL CUORE. Non dimenticherò mai questa stupenda settimana passata con i nostri amici ungheresi, spagnoli ed i i prof. Spero che si possa ripetere nei prossimi anni.     Grazie prof :-)  "                   Cecilia (3^ H)

 

"Dopo cena siamo andati con un astronomo a vedere col telescopio le stelle e la Luna. Era fantastica, tutta “bucherellata”; nel telescopio si vedeva benissimo, solo che si vedeva la sinistra a destra e viceversa. La cosa che mi ha stupito di più è stata la quantità di stelle; ne abbiamo viste tantissime, molte di più di quante se ne vedano in Italia; si riusciva persino a vedere un tratto della Via Lattea!!! Non per niente quella zona in Ungheria è la seconda al mondo per la visione di stelle cadenti, infatti, ad un certo punto noi ragazzi ci siamo sdraiati per vederne qualcuna. E ne abbiamo viste almeno venti o trenta!!!

 

 

 

"Quando abbiamo iniziato ad essere veramente stanchi siamo tornati al nostro alloggio su un carro trainato da due magnifici cavalli ."

 

"... Dopo quasi una settimana di prove abbiamo fatto il concerto. Che emozione! Per fortuna io e Cecilia non eravamo le prime... Quando siamo salite sul palco, il cuore mi batteva forte e sono quasi sicura che per Cecilia fosse la stessa cosa. Lei ha attaccato la canzone abbastanza velocemente, e io dovevo sforzarmi di sentirla attraverso il battito del cuore che mi rimbombava nelle orecchie.

 Il brano è finito più in fretta del solito, almeno questa è la sensazione che dà essere sul palcoscenico. Non ce la siamo cavata male, fortunatamente.

Dopo il concerto siamo andati a cena, dove avevano allestito una specie di banchetto all'aperto. Io non ho mangiato praticamente niente perché avevo lo stomaco ancora mezzo bloccato dall'ansia."                                                       Jasmin (3^T)